I Test Genetici con la Tecnologia più Avanzata al Mondo

I test genetici offerti da myGenetiX sono finalizzati esclusivamente a fornire informazioni di carattere personale e orientativo. I risultati non hanno valore clinico o diagnostico e non possono essere utilizzati per definire diagnosi, prescrivere terapie o sostituire il parere di un medico o di altri professionisti della salute qualificati.

Tutte le analisi sono effettuate in strutture di riferimento a livello internazionale, utilizzando le tecnologie più avanzate attualmente disponibili nel campo della genetica. I dati forniti hanno lo scopo di arricchire la consapevolezza individuale e possono rappresentare uno strumento utile per riflettere sul proprio stile di vita in un’ottica di prevenzione primaria, benessere, longevità e miglioramento personale.

Per ogni decisione relativa alla salute o all’alimentazione, è raccomandato rivolgersi sempre a un professionista sanitario.

Simvastatina (Dosaggio)

Le statine costituiscono una delle classi farmacologiche più prescritte al mondo per la riduzione dei livelli plasmatici di colesterolo LDL e per la prevenzione primaria e secondaria degli eventi cardiovascolari. Il loro impiego si estende a milioni di pazienti con ipercolesterolemia, dislipidemie miste e rischio elevato di patologie aterosclerotiche, come infarto del miocardio, ictus e arteriopatia periferica. Il loro meccanismo d’azione consiste nell’inibizione dell’enzima HMG-CoA reduttasi, un passaggio chiave nella biosintesi del colesterolo endogeno. Questa inibizione comporta una riduzione del colesterolo intracellulare, che a sua volta stimola l’aumento dei recettori per le LDL sulla superficie degli epatociti, migliorando così la clearance delle LDL circolanti. Le principali statine attualmente utilizzate includono atorvastatina, simvastatina, rosuvastatina, pravastatina, fluvastatina, pitavastatina e lovastatina. Esse differiscono tra loro per potenza ipolipemizzante, farmacocinetica, metabolismo epatico e rischio di effetti collaterali, in particolare quelli muscolari. La scelta della molecola e del dosaggio dipende da diversi fattori, tra cui il livello di rischio cardiovascolare globale del paziente, il profilo lipidico iniziale, le comorbidità e le potenziali interazioni farmacologiche. Le dosi variano ampiamente: ad esempio, la simvastatina viene comunemente somministrata a dosaggi tra 10 e 40 mg al giorno, mentre la rosuvastatina può essere efficace anche a basse dosi (5-10 mg), grazie alla sua elevata potenza. L’atorvastatina, invece, è spesso utilizzata a dosaggi compresi tra 10 e 80 mg/die, specialmente nei pazienti ad altissimo rischio cardiovascolare. L’assunzione serale è preferibile per le statine a emivita breve (come simvastatina e lovastatina), mentre può non essere necessaria per quelle a lunga emivita, come atorvastatina e rosuvastatina. Uno degli effetti avversi più temuti delle statine è la tossicità muscolare, che può manifestarsi con un ampio spettro di gravità: da mialgie lievi e transitorie fino a miopatia conclamata, con aumento della creatinina chinasi (CK), fino a casi rari ma gravi di rabdomiolisi, una condizione potenzialmente letale caratterizzata da massivo danno muscolare, rilascio di mioglobina e rischio di insufficienza renale acuta. Il rischio di miopatia è dose-dipendente e aumenta con l’età avanzata, la presenza di comorbidità (come ipotiroidismo non controllato, insufficienza renale, malattie epatiche), l’uso concomitante di altri farmaci miotossici (come fibrati, colchicina, ciclosporina o antimicotici azolici), e fattori genetici predisponenti. Un importante determinante genetico del rischio di miopatia statino-indotta è rappresentato dal gene SLCO1B1, che codifica per il trasportatore epatico OATP1B1, coinvolto nell’assorbimento delle statine dal sangue nel fegato. La presenza della variante c.521T>C (anche nota come rs4149056) riduce l’attività del trasportatore e comporta un aumento delle concentrazioni plasmatiche della statina, esponendo il muscolo scheletrico a livelli più elevati del farmaco e aumentando così il rischio di tossicità. Questa associazione è particolarmente evidente per la simvastatina, ma può riguardare, in misura variabile, anche altre statine. Nei soggetti portatori della variante a rischio (eterozigoti o omozigoti), è opportuno valutare una riduzione del dosaggio, una scelta alternativa di molecola (come pravastatina o fluvastatina, meno influenzate da SLCO1B1) o il monitoraggio più attento dei sintomi muscolari e dei valori di CK. Altri polimorfismi genetici coinvolti nel metabolismo delle statine riguardano enzimi del citocromo P450, in particolare CYP3A4 e CYP2C9, responsabili della biotrasformazione di molte statine. Inibitori o induttori di questi enzimi possono influenzare l’esposizione sistemica al farmaco, modificandone l’efficacia e la tollerabilità. È pertanto essenziale valutare attentamente le interazioni farmacologiche prima di iniziare o modificare una terapia a base di statine, soprattutto nei pazienti in politerapia. Nonostante il timore diffuso per le miopatie, va sottolineato che le statine sono generalmente ben tollerate e che i benefici nella prevenzione cardiovascolare superano ampiamente i rischi nella maggior parte dei pazienti. Una gestione attenta, che includa l’educazione del paziente sui sintomi precoci (come dolori muscolari simmetrici, crampi, debolezza) e l’adozione di strategie personalizzate basate anche su test genetici, può migliorare l’aderenza e la sicurezza della terapia.

Nomi commerciali

Zocor® Lipitor® Baycol® Lipobay®

Geni analizzati

SLCO1B1

Bibliografia

Cooper-DeHoff RM, Niemi M, Ramsey LB, et al. La linea guida del Clinical Pharmacogenetics Implementation Consortium per i genotipi SLCO1B1, ABCG2 e CYP2C9 e i sintomi muscoloscheletrici associati alle statine. Clin Pharmacol Ther. 2022 maggio; 111(5):1007-1021. Patel J, Superko HR, Martin SS, et al. Suscettibilità genetica e immunologica alla miopatia correlata alle statine. Atherosclerosis. 2015 May;240(1):260-71. Postmus I, Trompet S, Deshmukh HA, et al. Pharmacogenetic meta-analysis of genome-wide association studies of LDL cholesterol response to statins. Nat Commun. 2014 Oct 28;5:5068.