I Test Genetici con la Tecnologia più Avanzata al Mondo
I test genetici offerti da myGenetiX sono finalizzati esclusivamente a fornire informazioni di carattere personale e orientativo. I risultati non hanno valore clinico o diagnostico e non possono essere utilizzati per definire diagnosi, prescrivere terapie o sostituire il parere di un medico o di altri professionisti della salute qualificati.
Tutte le analisi sono effettuate in strutture di riferimento a livello internazionale, utilizzando le tecnologie più avanzate attualmente disponibili nel campo della genetica. I dati forniti hanno lo scopo di arricchire la consapevolezza individuale e possono rappresentare uno strumento utile per riflettere sul proprio stile di vita in un’ottica di prevenzione primaria, benessere, longevità e miglioramento personale.
Per ogni decisione relativa alla salute o all’alimentazione, è raccomandato rivolgersi sempre a un professionista sanitario.
Malattia di Alzheimer
La malattia di Alzheimer è una patologia neurodegenerativa progressiva, che compromette le funzioni cognitive e altera gradualmente il comportamento, l’umore e la memoria. Rappresenta la forma più comune di demenza ed è responsabile di oltre il 60% dei casi in tutto il mondo, colpendo più di 32 milioni di persone. È una malattia silenziosa che si sviluppa nel tempo e che, nella sua fase iniziale, può passare inosservata. Le cause esatte dell’Alzheimer non sono ancora del tutto comprese, ma è noto che il disturbo è associato alla morte delle cellule nervose e alla perdita di connessioni tra neuroni in diverse aree del cervello. A livello molecolare, si osserva l’accumulo anomalo di due proteine: la beta-amiloide e la tau, che danneggiano progressivamente la struttura e la funzionalità cerebrale. La malattia sembra derivare da un’interazione complessa tra fattori genetici, ambientali e legati allo stile di vita, che agiscono per anni prima che compaiano i sintomi clinici. Tra i principali fattori di rischio si riconoscono l’età avanzata (soprattutto dopo i 65 anni), una storia familiare di Alzheimer, la presenza di alcune varianti genetiche (in particolare il gene APOE4), il sesso femminile, la sindrome di Down, pregressi traumi cranici e condizioni cardiovascolari come ipertensione, diabete o colesterolo alto. Anche un lieve deterioramento cognitivo può rappresentare un segnale precoce di maggiore vulnerabilità alla malattia. I sintomi iniziali dell’Alzheimer si manifestano generalmente con difficoltà di memoria a breve termine, come dimenticanze frequenti o ripetizione delle stesse domande. Con l’evolversi della malattia, si aggiungono problemi di linguaggio, disorientamento temporo-spaziale, difficoltà nel prendere decisioni, cambiamenti nella personalità, sbalzi d’umore e perdita di autonomia. Nelle fasi più avanzate, il paziente può non riconoscere i propri familiari, perdere le capacità motorie e diventare completamente dipendente per le attività quotidiane. Attualmente non esiste una cura definitiva per la malattia di Alzheimer, ma esistono trattamenti farmacologici e interventi di supporto che possono alleviare i sintomi e rallentare la progressione della patologia. Sebbene non si possa prevenire completamente, adottare uno stile di vita sano può contribuire a ridurre il rischio di svilupparla. In particolare, è utile mantenere una regolare attività fisica, seguire una dieta equilibrata (come la dieta mediterranea), impegnarsi in attività cognitive stimolanti, evitare fumo e alcol e controllare i principali fattori di rischio vascolare. Numero di varianti osservate 13,5 milioni di varianti Numero di loci di rischio 38 loci