I Test Genetici con la Tecnologia più Avanzata al Mondo
I test genetici offerti da myGenetiX sono finalizzati esclusivamente a fornire informazioni di carattere personale e orientativo. I risultati non hanno valore clinico o diagnostico e non possono essere utilizzati per definire diagnosi, prescrivere terapie o sostituire il parere di un medico o di altri professionisti della salute qualificati.
Tutte le analisi sono effettuate in strutture di riferimento a livello internazionale, utilizzando le tecnologie più avanzate attualmente disponibili nel campo della genetica. I dati forniti hanno lo scopo di arricchire la consapevolezza individuale e possono rappresentare uno strumento utile per riflettere sul proprio stile di vita in un’ottica di prevenzione primaria, benessere, longevità e miglioramento personale.
Per ogni decisione relativa alla salute o all’alimentazione, è raccomandato rivolgersi sempre a un professionista sanitario.
Malattia da reflusso gastroesofageo
La malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) è un disturbo digestivo cronico in cui il contenuto dello stomaco risale in modo anomalo nell’esofago, causando irritazione e infiammazione della mucosa esofagea. Si tratta di una delle patologie gastrointestinali più frequenti a livello globale, con una prevalenza stimata attorno al 15% della popolazione generale. Alla base della GERD vi è una disfunzione dello sfintere esofageo inferiore, un anello muscolare situato tra esofago e stomaco che, in condizioni normali, impedisce la risalita dei succhi gastrici. Quando questo meccanismo si indebolisce o non funziona correttamente, i liquidi acidi possono refluire verso l’alto, irritando l’esofago e generando i tipici sintomi della malattia. Oltre alla predisposizione genetica, vi sono molteplici fattori ambientali e comportamentali che aumentano il rischio di svilupparla: il fumo, il consumo di alcol, l’obesità, la gravidanza, l’ernia iatale e l’assunzione frequente di alimenti grassi o zuccherati, soprattutto nelle ore serali. Anche alcuni farmaci possono contribuire alla comparsa del reflusso, così come la sclerodermia o il coricarsi subito dopo i pasti. I sintomi più comuni includono una sensazione di bruciore o dolore retrosternale (pirosi), rigurgito acido o amaro, dolore toracico, difficoltà a deglutire (disfagia) e la sensazione di avere un corpo estraneo o un nodo alla gola. Alcuni pazienti possono manifestare tosse cronica, raucedine persistente, laringite o irritazione delle corde vocali. Nei casi più gravi, il reflusso cronico può portare a complicazioni come l’esofagite, l’ulcerazione esofagea o lo sviluppo della condizione nota come esofago di Barrett. Prevenire o ridurre i sintomi del reflusso gastroesofageo è possibile attraverso modifiche mirate dello stile di vita. Tra le misure più efficaci si raccomandano il mantenimento di un peso corporeo sano, l’eliminazione del fumo e dell’alcol, l’adozione di una dieta leggera e povera di grassi, la riduzione dell’assunzione serale di cibo e l’evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti. È utile anche limitare l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), quando non strettamente necessari. Nella maggior parte dei casi, questi accorgimenti associati a una terapia farmacologica adeguata consentono un controllo efficace della sintomatologia. Numero di varianti osservate 13,5 milioni di varianti Numero di loci di rischio 85 loci