I Test Genetici con la Tecnologia più Avanzata al Mondo
I test genetici offerti da myGenetiX sono finalizzati esclusivamente a fornire informazioni di carattere personale e orientativo. I risultati non hanno valore clinico o diagnostico e non possono essere utilizzati per definire diagnosi, prescrivere terapie o sostituire il parere di un medico o di altri professionisti della salute qualificati.
Tutte le analisi sono effettuate in strutture di riferimento a livello internazionale, utilizzando le tecnologie più avanzate attualmente disponibili nel campo della genetica. I dati forniti hanno lo scopo di arricchire la consapevolezza individuale e possono rappresentare uno strumento utile per riflettere sul proprio stile di vita in un’ottica di prevenzione primaria, benessere, longevità e miglioramento personale.
Per ogni decisione relativa alla salute o all’alimentazione, è raccomandato rivolgersi sempre a un professionista sanitario.
Lupus eritematoso sistemico
Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia autoimmune cronica in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani dell’organismo. Questa reazione infiammatoria può colpire diversi organi e apparati, dalla pelle e dalle articolazioni fino ai reni, al cuore, al sistema nervoso e al sangue. La malattia si manifesta con estrema variabilità da persona a persona, alternando periodi di benessere a fasi di riacutizzazione. A livello globale, l’incidenza varia da 1,5 a 11 casi ogni 100.000 individui all’anno, con una prevalenza più alta nelle donne e in alcune etnie. Le cause precise del lupus non sono ancora completamente note, ma si ritiene che la malattia derivi dall’interazione tra una predisposizione genetica e alcuni fattori ambientali che agiscono come stimoli scatenanti. Sono stati identificati numerosi autoanticorpi diretti contro componenti cellulari proprie, ma il motivo per cui il sistema immunitario inizia a produrli rimane sconosciuto. Tra i fattori esterni che potrebbero contribuire all’attivazione della malattia ci sono alcune infezioni virali (come Epstein-Barr o citomegalovirus), l’esposizione alla luce solare, l’assunzione di alcuni farmaci (ad esempio isoniazide, idralazina o sulfasalazina), l’uso di alcol e tabacco, il contatto con solventi industriali e fasi ormonali particolari come la gravidanza o la menopausa. Il lupus colpisce prevalentemente le donne in età fertile, tra i 15 e i 44 anni, con un’incidenza da 4 a 12 volte superiore rispetto agli uomini. È inoltre più comune e spesso più severo nelle popolazioni afroamericane, latino-americane, asiatiche e nativo-americane. La presentazione clinica è molto variabile: alcuni pazienti hanno sintomi lievi, altri forme più gravi che compromettono la funzionalità di uno o più organi. Tra i sintomi più comuni si trovano affaticamento persistente, febbricola, dolori muscolari e articolari, rigidità mattutina, eritema a farfalla sul viso (un arrossamento che si estende sulle guance e il dorso del naso), fotosensibilità, perdita di capelli, ulcere in bocca, e fenomeno di Raynaud (dita che cambiano colore al freddo o in situazioni di stress). Nelle forme più severe possono manifestarsi infiammazioni renali (lupus nefritico), disfunzioni neurologiche (come cefalea, disorientamento o crisi convulsive), anemia o alterazioni nella coagulazione, pleurite o pericardite. Non esiste una cura definitiva per il lupus, ma trattamenti mirati e uno stile di vita equilibrato possono aiutare a ridurre le ricadute e migliorare la qualità della vita. Poiché le riacutizzazioni possono essere scatenate da stimoli ambientali, alcune precauzioni sono raccomandate per minimizzare il rischio di riattivazione della malattia: proteggersi dal sole, evitare il fumo e l’alcol, seguire una dieta equilibrata, dormire a sufficienza, gestire lo stress e mantenere un’attività fisica moderata. L’assunzione regolare di vitamina D, in caso di carenza, può anch’essa contribuire a ridurre l’infiammazione. Numero di varianti osservate 13,5 milioni di varianti Numero di loci di rischio 28 loci