Isteresi corneale
L’invecchiamento epigenetico si riferisce al fenomeno per cui l’età biologica, misurata attraverso specifici marcatori epigenetici come la metilazione del DNA, può progredire più rapidamente rispetto all’età cronologica. In questo contesto, l’epigenetica studia come fattori ambientali, stili di vita e comportamenti quotidiani siano in grado di modificare l’attività dei geni senza alterarne la sequenza, incidendo così sull’invecchiamento cellulare e sull’insorgenza di patologie legate all’età. L’età biologica, contrariamente a quella cronologica che è legata al tempo trascorso dalla nascita, riflette lo stato reale di salute dei tessuti e degli organi. Una persona può quindi mostrare segni di invecchiamento cellulare più accentuati rispetto alla propria età anagrafica, una condizione che viene definita accelerazione epigenetica dell’età. Tale fenomeno è stato associato a un aumento del rischio di mortalità e a un’incidenza maggiore di malattie cardiovascolari, neurodegenerative e oncologiche. Uno degli strumenti più rilevanti nello studio dell’invecchiamento epigenetico è l’orologio epigenetico sviluppato da Steve Horvath, che consente di stimare l’età biologica dei tessuti umani osservando i pattern di metilazione del DNA. Questo tipo di analisi consente non solo di comprendere meglio il processo di invecchiamento, ma anche di valutare l’impatto di interventi preventivi o terapeutici a livello molecolare. Numero di varianti osservate 13,5 milioni di varianti Numero di loci di rischio 25 loci