I Test Genetici con la Tecnologia più Avanzata al Mondo
I test genetici offerti da myGenetiX sono finalizzati esclusivamente a fornire informazioni di carattere personale e orientativo. I risultati non hanno valore clinico o diagnostico e non possono essere utilizzati per definire diagnosi, prescrivere terapie o sostituire il parere di un medico o di altri professionisti della salute qualificati.
Tutte le analisi sono effettuate in strutture di riferimento a livello internazionale, utilizzando le tecnologie più avanzate attualmente disponibili nel campo della genetica. I dati forniti hanno lo scopo di arricchire la consapevolezza individuale e possono rappresentare uno strumento utile per riflettere sul proprio stile di vita in un’ottica di prevenzione primaria, benessere, longevità e miglioramento personale.
Per ogni decisione relativa alla salute o all’alimentazione, è raccomandato rivolgersi sempre a un professionista sanitario.
Ipoacusia neurosensoriale
L’ipoacusia neurosensoriale è una forma di perdita dell’udito dovuta a un danno dell’orecchio interno o del nervo acustico, responsabile della trasmissione dei segnali sonori al cervello. Si tratta di una condizione relativamente diffusa a livello globale, con una prevalenza che può raggiungere circa il 5% della popolazione, e può presentarsi in forma unilaterale o bilaterale, con gravità variabile da lieve a profonda. Questa perdita uditiva è tipicamente causata dal deterioramento delle cellule ciliate presenti nella coclea, la struttura sensoriale dell’orecchio interno deputata alla conversione delle onde sonore in impulsi nervosi. Quando queste cellule vengono danneggiate o muoiono, la capacità di percepire il suono si riduce, e ciò comporta una diminuzione sia dell’intensità che della qualità del suono percepito. Le cause possono essere molteplici, tra cui fattori genetici, anomalie nello sviluppo fetale, traumi, esposizione prolungata a rumori intensi, infezioni passate (come la meningite) o l’uso di farmaci noti per la loro tossicità a livello uditivo. Alcuni dei fattori di rischio principali includono l’età avanzata, che rappresenta la causa più comune di ipoacusia neurosensoriale, ma anche eventi prenatali o perinatali, come uno sviluppo anomalo dell’orecchio, o lesioni traumatiche successive. L’esposizione regolare a suoni forti (ambienti lavorativi rumorosi, concerti, uso prolungato di auricolari ad alto volume), così come l’uso di farmaci ototossici (tra cui alcuni antibiotici, diuretici o antimalarici) possono contribuire alla comparsa o all’aggravamento della patologia. I sintomi principali comprendono una riduzione della capacità di comprendere le parole, in particolare in ambienti rumorosi, e una difficoltà crescente nel seguire una conversazione, soprattutto quando si tratta di suoni acuti o voci basse. Quando la perdita interessa un solo orecchio, diventa più difficile localizzare la provenienza dei suoni. Possono inoltre manifestarsi sintomi associati, come la sensazione di instabilità o vertigini, perdita dell’equilibrio e la percezione di suoni inesistenti, noti come acufeni. Sebbene non esistano metodi completamente efficaci per prevenire lo sviluppo dell’ipoacusia neurosensoriale, è possibile adottare alcune precauzioni utili per limitarne l’insorgenza. È fondamentale evitare l’esposizione prolungata a suoni ad alto volume o utilizzare protezioni acustiche in ambienti rumorosi. Inoltre, è importante curare l’igiene dell’orecchio senza ricorrere a strumenti invasivi come i bastoncini di cotone, che potrebbero danneggiare il condotto uditivo o spingere in profondità eventuali corpi estranei. Anche l’asciugatura accurata dopo bagni o nuoto può aiutare a prevenire infezioni che potrebbero compromettere l’udito. Numero di varianti osservate 13,5 milioni di varianti Numero di loci di rischio 9 loci