I Test Genetici con la Tecnologia più Avanzata al Mondo
I test genetici offerti da myGenetiX sono finalizzati esclusivamente a fornire informazioni di carattere personale e orientativo. I risultati non hanno valore clinico o diagnostico e non possono essere utilizzati per definire diagnosi, prescrivere terapie o sostituire il parere di un medico o di altri professionisti della salute qualificati.
Tutte le analisi sono effettuate in strutture di riferimento a livello internazionale, utilizzando le tecnologie più avanzate attualmente disponibili nel campo della genetica. I dati forniti hanno lo scopo di arricchire la consapevolezza individuale e possono rappresentare uno strumento utile per riflettere sul proprio stile di vita in un’ottica di prevenzione primaria, benessere, longevità e miglioramento personale.
Per ogni decisione relativa alla salute o all’alimentazione, è raccomandato rivolgersi sempre a un professionista sanitario.
Ipertensione arteriosa
L’ipertensione arteriosa è una condizione cronica contraddistinta da un persistente aumento della pressione del sangue nei vasi sanguigni. Si tratta di una patologia silenziosa e insidiosa, in grado di danneggiare cuore, cervello, reni e altri organi vitali se non viene diagnosticata e gestita tempestivamente. Con oltre un terzo della popolazione mondiale colpita, è tra le principali cause di malattia e mortalità cardiovascolare e costituisce il motivo più frequente di consultazione medica a livello globale. Si distinguono due forme principali di ipertensione: quella primaria, la più comune, che insorge gradualmente con l’età e non ha una causa univoca riconoscibile, e quella secondaria, che deriva da patologie sottostanti come malattie renali, disturbi ormonali (ad esempio della tiroide o delle ghiandole surrenali), apnea notturna, o può essere indotta da alcuni farmaci. Numerosi fattori possono contribuire all’insorgenza dell’ipertensione arteriosa. L’età è uno dei principali: la probabilità di svilupparla cresce con il passare degli anni. In generale, è più diffusa negli uomini in età adulta, mentre nelle donne il rischio aumenta dopo la menopausa. Anche l’etnia ha un ruolo: le persone di origine africana presentano una maggiore predisposizione, associata a un rischio più alto di complicanze. Altri elementi rilevanti includono il sovrappeso, la sedentarietà, il fumo, una dieta ricca di sodio e povera di nutrienti, il consumo eccessivo di alcol e lo stress cronico. Patologie croniche come l’insufficienza renale, l’apnea ostruttiva del sonno e alcune condizioni ormonali possono anch’esse favorire l’innalzamento della pressione arteriosa. Inoltre, anche la gravidanza può rappresentare un momento critico per l’insorgenza di ipertensione. L’aspetto più pericoloso dell’ipertensione arteriosa è che nella maggior parte dei casi non causa alcun sintomo evidente. È spesso scoperta per caso durante una visita di controllo, ed è per questo motivo che viene soprannominata “killer silenzioso”. Solo in alcuni individui possono comparire sintomi lievi e aspecifici come cefalea, epistassi (sangue dal naso), disturbi visivi o palpitazioni. Se non trattata, può però portare a gravi conseguenze: angina pectoris, infarto del miocardio, scompenso cardiaco, danni ai reni, aneurismi, aritmie, fino all’ictus. La buona notizia è che l’ipertensione arteriosa può essere prevenuta o efficacemente controllata nella maggior parte dei casi. Le misure più efficaci comprendono un’alimentazione bilanciata, con limitato apporto di sodio e alcol, la pratica regolare di attività fisica, il mantenimento di un peso sano, la cessazione del fumo e una buona gestione dello stress. Anche l’aderenza alle cure e ai controlli medici gioca un ruolo fondamentale: maggiore è il numero di interventi corretti adottati nello stile di vita, più alte saranno le probabilità di mantenere la pressione sotto controllo e ridurre il rischio di complicanze. Numero di varianti osservate 13,5 milioni di varianti Numero di loci di rischio 230 loci