I Test Genetici con la Tecnologia più Avanzata al Mondo
I test genetici offerti da myGenetiX sono finalizzati esclusivamente a fornire informazioni di carattere personale e orientativo. I risultati non hanno valore clinico o diagnostico e non possono essere utilizzati per definire diagnosi, prescrivere terapie o sostituire il parere di un medico o di altri professionisti della salute qualificati.
Tutte le analisi sono effettuate in strutture di riferimento a livello internazionale, utilizzando le tecnologie più avanzate attualmente disponibili nel campo della genetica. I dati forniti hanno lo scopo di arricchire la consapevolezza individuale e possono rappresentare uno strumento utile per riflettere sul proprio stile di vita in un’ottica di prevenzione primaria, benessere, longevità e miglioramento personale.
Per ogni decisione relativa alla salute o all’alimentazione, è raccomandato rivolgersi sempre a un professionista sanitario.
Ictus ischemico
L’ictus ischemico è una condizione clinica grave che si verifica quando il flusso di sangue diretto a una parte del cervello viene improvvisamente interrotto a causa dell’ostruzione di un vaso sanguigno. Si tratta di un evento neurologico acuto che necessita di intervento immediato, poiché ogni minuto in cui il cervello rimane privo di ossigeno può determinare danni irreversibili. Nella maggior parte dei casi, l’ostruzione è causata da un coagulo di sangue che si forma direttamente in un’arteria cerebrale o che si genera in un’altra parte dell’organismo e raggiunge il cervello attraverso il circolo sanguigno. Oltre ai trombi e agli emboli, anche il restringimento progressivo delle arterie cerebrali può ostacolare il corretto flusso ematico. Tale restringimento può essere dovuto a diverse condizioni, come un’insufficienza cardiaca cronica, una pressione arteriosa persistentemente bassa o la presenza di masse compressive come cisti, tumori o raccolte infettive. Sebbene esistano alcune predisposizioni genetiche, l’ictus ischemico è fortemente influenzato da fattori ambientali e stili di vita. L’età è uno dei principali determinanti: il rischio aumenta dopo i 55 anni. Anche il sesso maschile e l’appartenenza a etnie afroamericane o ispaniche sembrano essere associati a un’incidenza maggiore. Altri fattori importanti includono il sovrappeso, la scarsa attività fisica, una dieta poco equilibrata ricca di zuccheri e grassi saturi, il consumo di alcol, l’uso di tabacco e sostanze stupefacenti. Inoltre, l’ipertensione arteriosa non trattata, l’ipercolesterolemia, il diabete, l’apnea notturna e le patologie cardiovascolari – come aritmie e fibrillazione atriale – rappresentano ulteriori elementi di rischio. Anche la familiarità con episodi di ictus ischemico e l’assunzione di determinati farmaci, come i contraccettivi ormonali, possono avere un ruolo. Infine, alcune infezioni virali e batteriche, come l’HIV, la meningite o il COVID-19, sono state correlate a un aumento del rischio. Poiché si tratta di una vera emergenza medica, il riconoscimento rapido dei sintomi è determinante per limitare i danni neurologici. Le manifestazioni più comuni includono difficoltà nell’articolazione delle parole o nella comprensione del linguaggio, debolezza o paralisi – spesso localizzate su un solo lato del corpo – problemi visivi come sdoppiamento della vista, perdita parziale del campo visivo o visione offuscata, e cefalea intensa che può essere accompagnata da nausea, vomito e vertigini. Anche alterazioni dell’equilibrio e della coordinazione sono segnali da non sottovalutare. Fortunatamente, l’ictus ischemico può essere in larga parte prevenuto. Poiché è fortemente legato a fattori modificabili, l’adozione di uno stile di vita sano è fondamentale. Tra le misure più efficaci vi sono il mantenimento della pressione arteriosa entro i limiti consigliati, la regolazione dei livelli di colesterolo e trigliceridi – anche tramite l’uso di farmaci, se necessario – e una dieta bilanciata che privilegi alimenti ricchi di fibre, vitamine e grassi insaturi. È altrettanto importante smettere di fumare, ridurre l’assunzione di alcol, svolgere regolarmente attività fisica e mantenere un peso corporeo adeguato. In caso di disturbi già presenti, come l’apnea ostruttiva del sonno, è fondamentale un trattamento specifico. Per le persone che hanno già avuto un episodio ischemico, si ricorre spesso all’utilizzo di farmaci come anticoagulanti o antiaggreganti per prevenire eventuali recidive. Numero di varianti osservate 13,5 milioni di varianti Numero di loci analizzati 14 loci