I Test Genetici con la Tecnologia più Avanzata al Mondo
I test genetici offerti da myGenetiX sono finalizzati esclusivamente a fornire informazioni di carattere personale e orientativo. I risultati non hanno valore clinico o diagnostico e non possono essere utilizzati per definire diagnosi, prescrivere terapie o sostituire il parere di un medico o di altri professionisti della salute qualificati.
Tutte le analisi sono effettuate in strutture di riferimento a livello internazionale, utilizzando le tecnologie più avanzate attualmente disponibili nel campo della genetica. I dati forniti hanno lo scopo di arricchire la consapevolezza individuale e possono rappresentare uno strumento utile per riflettere sul proprio stile di vita in un’ottica di prevenzione primaria, benessere, longevità e miglioramento personale.
Per ogni decisione relativa alla salute o all’alimentazione, è raccomandato rivolgersi sempre a un professionista sanitario.
Ibuprofene (Dosaggio)
L’ibuprofene è uno dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) più utilizzati al mondo per il trattamento del dolore acuto e cronico, degli stati febbrili e delle infiammazioni muscoloscheletriche. Agisce inibendo gli enzimi COX-1 e COX-2, responsabili della produzione di prostaglandine coinvolte nella mediazione del dolore, della febbre e dell’infiammazione. Sebbene generalmente ben tollerato, l’ibuprofene può causare effetti avversi gastrointestinali, cardiovascolari e renali, soprattutto in caso di uso prolungato o a dosaggi elevati. La risposta individuale all’ibuprofene può essere influenzata dalla genetica, in particolare da varianti nei geni coinvolti nel metabolismo del farmaco. Il gene CYP2C9 codifica per un enzima epatico chiave nella trasformazione dell’ibuprofene e di altri FANS. Alcune varianti genetiche riducono significativamente l’attività di questo enzima, portando a un rallentato smaltimento del farmaco e a una maggiore esposizione sistemica. In questi pazienti, anche una dose standard può determinare un aumento del rischio di effetti collaterali, come ulcere gastriche, sanguinamento, ipertensione o compromissione renale. I soggetti con una funzionalità normale di CYP2C9 tendono a tollerare bene l’ibuprofene, mentre i portatori di alleli *2 o *3 (metabolizzatori intermedi o lenti) dovrebbero assumere il farmaco con maggiore cautela, soprattutto se già esposti ad altri agenti con potenziale gastrolesivo. Nei metabolizzatori lenti, è spesso consigliabile ridurre la dose o scegliere un FANS alternativo con metabolismo indipendente da CYP2C9. L’analisi farmacogenetica di CYP2C9 può rivelarsi utile nei pazienti che devono assumere ibuprofene per periodi prolungati, in età avanzata, o in presenza di comorbidità che aumentano il rischio di eventi avversi. Anche l’interazione con altri farmaci metabolizzati dallo stesso enzima (come warfarin o alcuni antidiabetici orali) può amplificare gli effetti collaterali, rendendo necessario un monitoraggio clinico più stretto. In sintesi, conoscere il profilo genetico del paziente può aiutare a modulare l’uso dell’ibuprofene in modo più sicuro, soprattutto in contesti clinici dove il margine terapeutico è ristretto o l’esposizione è cronica. Sebbene l’uso occasionale del farmaco sia generalmente sicuro nella maggior parte dei pazienti, la farmacogenetica può offrire un vantaggio importante nella medicina personalizzata.