I Test Genetici con la Tecnologia più Avanzata al Mondo
I test genetici offerti da myGenetiX sono finalizzati esclusivamente a fornire informazioni di carattere personale e orientativo. I risultati non hanno valore clinico o diagnostico e non possono essere utilizzati per definire diagnosi, prescrivere terapie o sostituire il parere di un medico o di altri professionisti della salute qualificati.
Tutte le analisi sono effettuate in strutture di riferimento a livello internazionale, utilizzando le tecnologie più avanzate attualmente disponibili nel campo della genetica. I dati forniti hanno lo scopo di arricchire la consapevolezza individuale e possono rappresentare uno strumento utile per riflettere sul proprio stile di vita in un’ottica di prevenzione primaria, benessere, longevità e miglioramento personale.
Per ogni decisione relativa alla salute o all’alimentazione, è raccomandato rivolgersi sempre a un professionista sanitario.
Gozzo multinodulare non tossico
Il gozzo multinodulare non tossico è una condizione in cui la ghiandola tiroidea aumenta di volume a causa della presenza di uno o più noduli, senza però provocare alterazioni nei livelli degli ormoni tiroidei nel sangue. Questo ingrossamento può essere osservato in una fascia compresa tra il 4% e il 7% della popolazione generale. La tiroide ha bisogno di iodio per sintetizzare i suoi ormoni, e una sua carenza può causare un adattamento da parte della ghiandola che tende ad aumentare di dimensioni per compensare il deficit. Inizialmente, questo processo porta alla formazione di un gozzo semplice, ma nel tempo può evolvere in una forma multinodulare. Sebbene la mancanza di iodio alimentare sia una delle principali cause, non è l’unico fattore coinvolto. Anche la predisposizione familiare gioca un ruolo importante nello sviluppo del gozzo. Altri elementi che possono contribuire comprendono l’esposizione a radiazioni ionizzanti, l’assunzione abituale di sostanze gozzigene – come manioca, soia e verdure della famiglia delle crucifere (tra cui cavolo, cavolfiore e broccoli) – e l’uso di alcuni tipi di farmaci. Nella maggior parte dei casi, questa condizione si presenta con la semplice comparsa di un nodulo rilevabile al tatto nella parte anteriore del collo. Spesso si tratta di un reperto asintomatico, ma in alcuni soggetti può causare una lieve difficoltà alla deglutizione o al respiro, o ancora una raucedine ricorrente. Tuttavia, la progressione del gozzo tende a essere lenta, e molte persone non presentano sintomi evidenti per lunghi periodi. Dal punto di vista preventivo, il modo più efficace per ridurre il rischio di sviluppare un gozzo legato alla carenza iodica è garantire un adeguato apporto di iodio attraverso l’alimentazione. Una strategia semplice e diffusa consiste nell’utilizzo del sale iodato come condimento quotidiano. In particolari fasi della vita, come la gravidanza o l’allattamento, può essere indicata l’assunzione di integratori contenenti iodio per soddisfare il maggiore fabbisogno. Inoltre, evitare un consumo eccessivo e prolungato di alimenti o sostanze che interferiscono con il metabolismo tiroideo può essere utile nei soggetti predisposti. Numero di varianti osservate 13,5 milioni di varianti Numero di loci di rischio 22 loci