I Test Genetici con la Tecnologia più Avanzata al Mondo
I test genetici offerti da myGenetiX sono finalizzati esclusivamente a fornire informazioni di carattere personale e orientativo. I risultati non hanno valore clinico o diagnostico e non possono essere utilizzati per definire diagnosi, prescrivere terapie o sostituire il parere di un medico o di altri professionisti della salute qualificati.
Tutte le analisi sono effettuate in strutture di riferimento a livello internazionale, utilizzando le tecnologie più avanzate attualmente disponibili nel campo della genetica. I dati forniti hanno lo scopo di arricchire la consapevolezza individuale e possono rappresentare uno strumento utile per riflettere sul proprio stile di vita in un’ottica di prevenzione primaria, benessere, longevità e miglioramento personale.
Per ogni decisione relativa alla salute o all’alimentazione, è raccomandato rivolgersi sempre a un professionista sanitario.
Glioma
Il glioma è una forma tumorale seria che si sviluppa all’interno del sistema nervoso centrale, a partire dalle cellule gliali, le quali svolgono una funzione di supporto e protezione nei confronti dei neuroni, contribuendo al loro corretto funzionamento. Si tratta di un gruppo eterogeneo di neoplasie che, a seconda della tipologia e della sede, possono avere conseguenze più o meno gravi sulla funzionalità cerebrale, arrivando in alcuni casi a compromettere la sopravvivenza del paziente. Nonostante siano rari, i gliomi colpiscono circa 6 individui ogni 100.000 persone. Le cause esatte all’origine dei gliomi non sono ancora completamente chiarite, ma si ritiene che derivino da un’interazione complessa tra fattori genetici e ambientali. Alcuni elementi sono stati individuati come possibili fattori di rischio. La diagnosi di glioma risulta più frequente dopo i 45 anni, anche se esistono forme che si manifestano in età infantile o adolescenziale, come accade per gli ependimomi. Un altro fattore noto è l’esposizione a radiazioni ionizzanti, che rappresenta attualmente il principale elemento di rischio riconosciuto per questo tipo di tumori. Individui sottoposti a trattamenti radioterapici, a esposizioni professionali o coinvolti in eventi legati a esplosioni nucleari presentano una probabilità maggiore di sviluppare un glioma nel corso della vita. Inoltre, alcune sindromi genetiche ereditarie, come la sindrome di Lynch e la sindrome di Li-Fraumeni, sono associate a una predisposizione aumentata a queste neoplasie. I sintomi provocati da un glioma dipendono fortemente dalla sua localizzazione e dal tipo specifico di tumore. Tra i segni clinici più comuni vi sono il mal di testa persistente, la nausea e il vomito, difficoltà cognitive o confusione mentale, perdita di memoria, alterazioni del comportamento o della personalità, problemi di coordinazione e di equilibrio, convulsioni, difficoltà nel linguaggio e disturbi visivi. Quando il tumore cresce, può determinare un aumento della pressione intracranica e influenzare aree cerebrali diverse, aggravando o modificando i sintomi già presenti. Se la massa si sviluppa lungo il midollo spinale, può causare dolore localizzato, debolezza muscolare e sensazione di intorpidimento agli arti. Attualmente, non esistono misure di prevenzione certe per i gliomi. Tuttavia, la riduzione dell’esposizione ai fattori ambientali evitabili può contribuire a diminuire il rischio di sviluppare questo tipo di tumore. Come già osservato per altre neoplasie gliali, le radiazioni ionizzanti restano l’unico elemento la cui correlazione con lo sviluppo del glioma sia stata scientificamente confermata. Tale esposizione può avvenire sia per via interna, attraverso l’assorbimento nel corpo di sostanze radioattive, sia per via esterna, a contatto con ambienti contenenti materiali radioattivi. Le categorie professionali che operano frequentemente con dispositivi radiologici, i ricercatori attivi nel settore nucleare, il personale sanitario e gli astronauti sono tra le più esposte. Anche esami diagnostici come TAC, radiografie e procedure di medicina nucleare, sebbene utili, rappresentano una forma di esposizione cumulativa da non trascurare. Numero di varianti osservate 13,5 milioni di varianti Numero di loci di rischio 9 loci