I Test Genetici con la Tecnologia più Avanzata al Mondo

I test genetici offerti da myGenetiX sono finalizzati esclusivamente a fornire informazioni di carattere personale e orientativo. I risultati non hanno valore clinico o diagnostico e non possono essere utilizzati per definire diagnosi, prescrivere terapie o sostituire il parere di un medico o di altri professionisti della salute qualificati.

Tutte le analisi sono effettuate in strutture di riferimento a livello internazionale, utilizzando le tecnologie più avanzate attualmente disponibili nel campo della genetica. I dati forniti hanno lo scopo di arricchire la consapevolezza individuale e possono rappresentare uno strumento utile per riflettere sul proprio stile di vita in un’ottica di prevenzione primaria, benessere, longevità e miglioramento personale.

Per ogni decisione relativa alla salute o all’alimentazione, è raccomandato rivolgersi sempre a un professionista sanitario.

Glioblastoma

Il glioblastoma, abbreviato spesso come GBM, è il tumore più frequente e aggressivo tra le neoplasie che colpiscono il sistema nervoso centrale. Ha origine dalle cellule gliali, il cui compito è quello di sostenere le cellule nervose. Si tratta di una forma tumorale a crescita rapida, che può presentarsi in qualunque fase della vita, sebbene si riscontri più comunemente negli adulti. A causa della sua natura altamente invasiva e della difficoltà di trattamento, ha una prognosi generalmente sfavorevole. La sua incidenza è piuttosto rara, con un tasso che non supera i 2-3 casi ogni 100.000 persone. Le origini precise del glioblastoma non sono del tutto conosciute. Può emergere come evoluzione di forme tumorali preesistenti meno aggressive, come l’astrocitoma diffuso o l’astrocitoma anaplastico – in questi casi si parla di glioblastomi secondari – ma nella maggior parte dei pazienti si sviluppa ex novo, senza alcuna neoplasia pregressa identificabile. Al momento, l’unico fattore di rischio chiaramente confermato per l’insorgenza di tumori gliali e meningei è rappresentato dall’esposizione a radiazioni ionizzanti. È stato osservato che anche a basse dosi, le radiazioni dirette al cranio possono aumentare il rischio di sviluppare queste neoplasie, spesso dopo un lungo periodo di latenza che può superare i vent’anni. Oltre alle radiazioni, altri elementi possono contribuire alla comparsa del glioblastoma. Alcune sindromi genetiche ereditarie, come la neurofibromatosi di tipo 1 e 2, la sindrome di Turcot, la sindrome di Lynch e la sindrome di Li-Fraumeni, sono associate a una maggiore predisposizione ai tumori del sistema nervoso. Sebbene possa insorgere a qualsiasi età, è più frequente dopo i 45 anni, con una lieve prevalenza nei soggetti di sesso maschile rispetto alle donne. I sintomi legati al glioblastoma tendono a manifestarsi rapidamente, a causa della crescita veloce della massa tumorale. I disturbi più comuni derivano da un aumento della pressione intracranica, che può provocare cefalea persistente, nausea, vomito e sonnolenza. A ciò si possono aggiungere crisi epilettiche, difficoltà cognitive progressive, modificazioni della personalità, alterazioni comportamentali e problemi di memoria. In funzione della localizzazione del tumore nel cervello, i sintomi possono variare sensibilmente e includere debolezza muscolare su un solo lato del corpo, difficoltà nel linguaggio, disturbi della vista o altri deficit neurologici specifici. Attualmente non esistono strategie preventive definitive per evitare l’insorgenza del glioblastoma. Tuttavia, limitare l’esposizione ai fattori di rischio modificabili può contribuire a ridurne la probabilità. L’unico fattore ambientale identificato come sicuramente correlato a questo tipo di tumore resta l’esposizione alle radiazioni ionizzanti, che può verificarsi in diverse modalità. L’esposizione interna si ha quando sostanze radioattive vengono inalate, ingerite o iniettate nel corpo, mentre quella esterna si verifica in presenza di materiale radioattivo nell’ambiente circostante. Le categorie di persone più a rischio includono gli astronauti, che sono esposti a radiazioni cosmiche, il personale sanitario che opera con apparecchi radiologici, i ricercatori in ambito nucleare e i lavoratori di impianti con materiali radioattivi. Inoltre, ogni esame diagnostico che preveda l’utilizzo di radiazioni, come radiografie o procedure di medicina nucleare, può contribuire all’esposizione cumulativa. Numero di varianti osservate 13,5 milioni di varianti Numero di loci di rischio 10 loci

Geni analizzati

CDKN2B EGFR FAM181B HEATR3 RAVER2 RHBDF1 SEC61G SLC16A8 TERT TNFRSF6B

Bibliografia

Melin BS, Barnholtz-Sloan JS, Wrensch MR, et al. Genome-wide association study of glioma subtypes identifies specific differences in genetic susceptibility to glioblastoma and non-glioblastoma tumors. Nature Genetics. 2017 May;49(5):789-794. Louis DN, Perry A, Wesseling P, et al. The 2021 WHO Classification of Tumors of the Central Nervous System: a summary. Neuro Oncol. 2021 Aug 2;23(8):1231-1251. American Cancer Society [April 2022]