Gene COMT
La frequenza con cui si verificano i movimenti intestinali è strettamente legata all’efficienza del sistema gastrointestinale e rappresenta un indicatore rilevante della motilità intestinale. Il numero di evacuazioni può mostrare notevoli differenze da persona a persona, ed è influenzato da elementi ambientali come alimentazione e abitudini quotidiane. Sia la frequenza che la consistenza delle feci sono segnali chiave del buon funzionamento dell’intestino e riflettono il livello di salute dell’apparato digerente. Il numero di evacuazioni giornaliere o settimanali viene utilizzato come misura per valutare la regolarità intestinale, essendo modulato da numerosi fattori tra cui stile alimentare, attività fisica e condizioni mediche. Sebbene esistano grandi differenze individuali, un transito intestinale regolare e senza sforzo è generalmente indice di una buona funzionalità digestiva. In ambito clinico, osservare la frequenza delle evacuazioni aiuta a diagnosticare e monitorare disturbi come stitichezza, diarrea e sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Alterazioni nella regolarità possono segnalare problemi sottostanti legati alla motilità intestinale, in cui ritmo e coordinamento delle contrazioni muscolari del tratto gastrointestinale risultano compromessi. Tali condizioni non solo impattano la digestione e l’assimilazione dei nutrienti, ma influenzano anche la composizione e l’equilibrio del microbiota intestinale. La frequenza ritenuta fisiologica varia ampiamente ma, in generale, si considera normale avere da tre evacuazioni settimanali fino a tre al giorno. Numero di varianti osservate 13,5 milioni di varianti Numero di loci di rischio 14 loci