I Test Genetici con la Tecnologia più Avanzata al Mondo
I test genetici offerti da myGenetiX sono finalizzati esclusivamente a fornire informazioni di carattere personale e orientativo. I risultati non hanno valore clinico o diagnostico e non possono essere utilizzati per definire diagnosi, prescrivere terapie o sostituire il parere di un medico o di altri professionisti della salute qualificati.
Tutte le analisi sono effettuate in strutture di riferimento a livello internazionale, utilizzando le tecnologie più avanzate attualmente disponibili nel campo della genetica. I dati forniti hanno lo scopo di arricchire la consapevolezza individuale e possono rappresentare uno strumento utile per riflettere sul proprio stile di vita in un’ottica di prevenzione primaria, benessere, longevità e miglioramento personale.
Per ogni decisione relativa alla salute o all’alimentazione, è raccomandato rivolgersi sempre a un professionista sanitario.
Ernia addominale
L’ernia addominale è una condizione in cui un tratto di intestino, grasso o altro contenuto dell’addome fuoriesce attraverso un punto indebolito della parete muscolare addominale, formando una protuberanza visibile. Si tratta di una patologia piuttosto comune, che può colpire persone di qualsiasi età, ma che è particolarmente frequente tra gli uomini e tra coloro che svolgono attività che comportano sollevamenti pesanti o pressioni costanti sull’addome. Le ernie non si risolvono spontaneamente e, in molti casi, richiedono un intervento chirurgico per evitare complicazioni. Esistono diverse tipologie di ernie addominali, classificate in base alla localizzazione: tra le più frequenti si annoverano l’ernia inguinale, femorale, ombelicale, epigastrica e incisionale (legata a precedenti interventi chirurgici). Tutte hanno in comune il passaggio di materiale viscerale attraverso una debolezza anatomica della muscolatura. I principali fattori di rischio non genetici che predispongono allo sviluppo di un’ernia addominale includono il sesso maschile, l’età avanzata, la tosse cronica (spesso legata al fumo), la stitichezza ricorrente con sforzi intensi durante la defecazione, il sovrappeso o l’obesità, e le gravidanze multiple. Anche condizioni come la cirrosi epatica con ascite o la dialisi peritoneale possono aumentare la pressione intra-addominale e favorire la comparsa di un’ernia. Inoltre, lo svolgimento di lavori fisici intensi, l’abitudine al sollevamento di pesi o la pratica sportiva non corretta possono rappresentare un ulteriore fattore aggravante, così come un’anamnesi personale di ernia pregressa o la nascita prematura (in caso di ernie congenite). Anche alcuni difetti genetici o alterazioni del tessuto connettivo possono rendere le strutture addominali più predisposte alla formazione di punti di debolezza. I sintomi variano a seconda della posizione dell’ernia e della sua gravità. In molti casi, la manifestazione principale è una tumefazione visibile e palpabile, che tende ad aumentare di volume durante gli sforzi (tosse, sollevamento pesi, stazione eretta prolungata) e a ridursi a riposo. L’ernia può provocare una sensazione di pesantezza o disagio nella zona interessata, e nei casi più avanzati può essere associata a dolore, bruciore o senso di trazione. In alcune forme, come le ernie inguinali, può irradiarsi verso lo scroto o la coscia, compromettendo anche la deambulazione. Una delle complicazioni più gravi è lo strozzamento dell’ernia: si verifica quando il contenuto erniato rimane intrappolato e l'afflusso di sangue viene interrotto. Questo porta a ischemia dei tessuti, forte dolore, nausea, vomito e, se non trattato con urgenza, può evolvere in necrosi e peritonite. È una condizione che richiede un intervento chirurgico immediato. La prevenzione delle ernie addominali si basa principalmente su uno stile di vita sano e su comportamenti che riducono la pressione intra-addominale. È consigliabile mantenere un peso corporeo nella norma, seguire una dieta ricca di fibre per prevenire la stitichezza, evitare il fumo e la tosse cronica, non sollevare pesi eccessivi e rafforzare gradualmente la muscolatura addominale. In caso di interventi chirurgici addominali, è importante seguire scrupolosamente le indicazioni post-operatorie per favorire una corretta cicatrizzazione. In presenza di una protuberanza sospetta o di sintomi compatibili, è importante rivolgersi tempestivamente al medico per una valutazione, che può includere l’esame clinico e, se necessario, ecografie o TAC. L’unica terapia risolutiva resta l’intervento chirurgico, che può essere effettuato con tecniche tradizionali o laparoscopiche. La riparazione dell’ernia prevede spesso l’inserimento di una rete sintetica per rinforzare la parete muscolare e ridurre il rischio di recidiva. Numero di varianti osservate 13,5 milioni di varianti Numero di loci di rischio 11 loci