I Test Genetici con la Tecnologia più Avanzata al Mondo

I test genetici offerti da myGenetiX sono finalizzati esclusivamente a fornire informazioni di carattere personale e orientativo. I risultati non hanno valore clinico o diagnostico e non possono essere utilizzati per definire diagnosi, prescrivere terapie o sostituire il parere di un medico o di altri professionisti della salute qualificati.

Tutte le analisi sono effettuate in strutture di riferimento a livello internazionale, utilizzando le tecnologie più avanzate attualmente disponibili nel campo della genetica. I dati forniti hanno lo scopo di arricchire la consapevolezza individuale e possono rappresentare uno strumento utile per riflettere sul proprio stile di vita in un’ottica di prevenzione primaria, benessere, longevità e miglioramento personale.

Per ogni decisione relativa alla salute o all’alimentazione, è raccomandato rivolgersi sempre a un professionista sanitario.

Disturbo bipolare

Il disturbo bipolare è un disturbo dell'umore complesso e cronico che si manifesta con alternanza di episodi di mania (o ipomania) e depressione, separati da periodi di umore normale (eutimico). La sua prevalenza a livello globale è stimata intorno all'1-2%, anche se molte persone potrebbero non ricevere una diagnosi adeguata. La condizione può esordire a qualsiasi età, ma solitamente si presenta tra la tarda adolescenza e i 30 anni. La sua gestione clinica è sfidante, poiché i sintomi variano ampiamente per gravità e durata e possono interferire profondamente con la vita sociale, lavorativa e affettiva del paziente. Il disturbo bipolare è considerato una patologia multifattoriale, nella quale interagiscono predisposizione genetica e fattori ambientali. Studi su gemelli e famiglie hanno confermato una forte componente ereditaria: chi ha un parente di primo grado con il disturbo ha un rischio significativamente maggiore di svilupparlo. Tra i fattori ambientali che possono contribuire ci sono lo stress psicosociale, traumi infantili, uso di sostanze psicoattive e alterazioni del ritmo sonno-veglia. In alcuni casi, eventi di vita molto stressanti possono fungere da trigger per il primo episodio. Le manifestazioni cliniche si dividono principalmente in due poli: maniacale e depressivo. Durante la fase maniacale, la persona può presentare umore euforico o irritabile, iperattività, ridotto bisogno di sonno, eloquio accelerato, pensieri rapidi, autostima esagerata, comportamenti impulsivi e, nei casi gravi, sintomi psicotici. L’ipomania è una forma più lieve che non compromette in modo significativo la funzionalità, ma può evolvere. Al contrario, la fase depressiva include umore basso, perdita di interesse, stanchezza, difficoltà cognitive, insonnia o ipersonnia, variazioni dell’appetito, senso di colpa e ideazione suicidaria. Il disturbo bipolare è classificato in diversi sottotipi: il tipo I prevede almeno un episodio maniacale pieno (spesso seguito o preceduto da depressione), mentre il tipo II si caratterizza per almeno un episodio ipomaniacale e uno depressivo maggiore, ma senza mania conclamata. Esistono anche forme ciclotimiche con sintomi sub-soglia, ma comunque cronici. La diagnosi viene posta attraverso una valutazione psichiatrica approfondita, spesso integrata da scale di valutazione e colloqui con familiari. Non esiste una cura definitiva, ma una gestione terapeutica efficace consente di mantenere la stabilità dell’umore e prevenire le ricadute. Il trattamento si basa principalmente su stabilizzatori dell’umore come il litio, antiepilettici (es. valproato, lamotrigina), antipsicotici atipici, antidepressivi (con cautela per il rischio di switch in mania) e interventi psicoterapeutici come la terapia cognitivo-comportamentale o quella interpersonale. È fondamentale anche regolare il ciclo sonno-veglia, evitare l’uso di sostanze, e garantire un monitoraggio costante da parte dello psichiatra. La prevenzione delle ricadute si ottiene attraverso l’aderenza ai trattamenti, il riconoscimento precoce dei segnali di allarme, l’educazione del paziente e dei familiari, e un’alleanza terapeutica solida. Il disturbo bipolare, se trascurato, può portare a compromissione funzionale, abusi di sostanze, isolamento sociale e rischio suicidario, ma con un percorso terapeutico adeguato molti pazienti riescono a condurre una vita piena e soddisfacente. Numero di varianti osservate 13,5 milioni di varianti Numero di loci di rischio 63 loci

Geni analizzati

ACTN3 ADCY2 ADO ADRM1 ANK3 BCL11B BTN2A1 C15orf40 C16orf72 CACNA1B CACNA1C CACNB2 CD47 CERS6 CUL4A DCLK3 DOCK2 DUSP26 FADS1 FES FKBP2 GRIN2A GSDME HDAC5 HOMER1 KCNB1 KCNS1 KDM3B KIAA1109 LMAN2L MAD1L1 MATN4 MDFIC2 MED24 MRPS33 MSRA NFIA NT5DC2 PACS1 PLEC PLXNA4 POU3F2 PRSS55 PSMD3 RAMACL RASGRP1 RGS5 RPL13 RTN4RL1 SCN2A SHANK2 SLC25A17 SP4 SRPK2 SSBP2 STARD9 SYNE1 TENM4 THSD7A TMEFF2 TRPT1 XPNPEP1 ZSCAN2

Bibliografia

Mullins N, Forstner AJ, O'Connell KS, et al. Genome-wide association study of more than 40,000 bipolar disorder cases provides new insights into the underlying biology. Nature Genetics. 2021 Jun;53(6):817-829. World Health Organization (WHO) [April 2022] Mayo Clinic [April 2022] National Institute of Mental Health (NIH) [April 2022]